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Una propria visione del mondo e gli impegni fondamentali, lungimiranti ma concreti, per perseguirla.
Da un editoriale di Alesina e Giavazzi nasce una riflessione su cosa sia una politica economica di sinistra e cosa no
In Italia e in Europa c’è un grande bisogno di sinistra. Urge ricostruirla.
Mentre Alexandria Ocasio Cortez faceva il suo debutto nazionale nel Kansas con Bernie Sanders per sostenere i progressisti in corsa nelle primarie del 7 agosto, in Ohio 250 “corporate democrats” invitati ad un meeting a porte chiuse pianificavano come arginare la Political Revolution.
Amici e compagni, l'Unità, la Ditta, il Partito della Nazione, Centro-sinistra, Fronte repubblicano, il rosso.
Arginare la barbarie è indispensabile e nessuno deve sottrarsi, ma non è sufficiente. Io credo che non sia sufficiente dirsi antifascisti, antirazzisti e antisessisti. Che non sia più sufficiente essere anti. È necessario trovare le cose (buone) che abbiamo in comune, sviluppare (buone) idee, spiegarle con parole comprensibili, stimolanti e agire insieme per raggiungerle. Fare quello che i partiti non fanno più.
Settima parte delle interviste sugli errori, i partiti, i valori, da chi e cosa ripartire dopo la catastrofe di marzo. Rispondono Giacomo Correale Santacroce, Rossana Currà, Emmanuele Curti e Rodolfo Profumo
Sesta parte delle interviste sugli errori, i partiti, i valori, da chi e cosa ripartire dopo la catastrofe di marzo. Rispondono Pasquale Barbella, Marina Berardi, Massimo Rebotti e Ezio Rovida
Intervista al musicista Andrea Satta «Io nel ’68 non esistevo, nel ’77 ero piccolo. Oggi abbiamo il dovere di recuperare le cose più belle di quelle stagioni e avere tanta forza di sognare per cambiare il mondo, sì cambiarlo. Perché non si può dire che sogniamo di cambiare il mondo? Ci vogliamo tenere questo mondo di merda? Certo possiamo cambiarlo in meglio.
Quinta parte delle interviste sugli errori, i partiti, i valori, da chi e cosa ripartire dopo la catastrofe di marzo. Rispondono Paolo Agrati, Fulvio Fontana, Rosario Montalbano e Paolo Morando
Quarta ondata di interviste sugli errori, i partiti, i valori, da chi e cosa ripartire dopo la catastrofe di marzo. Rispondono Arianna Bettin, Romano Bonifacci, Anna Simone e Luigi Rossi
Terza parte delle interviste sugli errori, i partiti, i valori, da chi e cosa ripartire dopo la catastrofe di marzo. Rispondono Letizia Buoso, Till Neuburg, Roberto Rampi e Maurizio Trezzi
Seconda parte delle interviste sugli errori, i partiti, i valori, da chi e cosa ripartire dopo la catastrofe di marzo. Rispondono Fabrizio Bottini, Milena Bracesco, Paolo Loscalzo e Bertram Niessen
Gli errori, i partiti, i valori, da chi e cosa ripartire dopo la catastrofe di marzo. Rispondono Lamberto Bertolé, Renato Sarti, Alfredo Luis Somoza e Giovanna Zoboli
Alfredo Somoza presenta il suo ultimo libro sulla crisi delle forze progressiste nell'America Latina. A Vimercate parla del ruolo che l'America del Sud ha avuto negli ultimi anni a livello globale, di Papa Francesco che è “popolare, ma non di sinistra”, di Pepe Mujica che usa la lingua dei gaucho per far luce sul senso della vita e dell'impegno in politica.
Romano Bonifacci incontra un militante di “lotta comunista” e si ricorda la sua storia di redattore e “strillone” per l'Unità, animata da uno spirito che non c'è più
Non mi ci raccapezzo più. Cerco la sinistra ma non la trovo. Né quella di un tempo né quella nuova.
La “rossa” Mantova degli anni Cinquanta, l'Unità e i suoi giornalisti. I valori: la moralità, l’esempio, la passione politica, il disinteresse, la competenza, la giustizia sociale. E oggi?
Secondo molti il successo della sinistra in Grecia non è replicabile in Italia. Non finché è “ostaggio” di partitini rissosi e vecchi, secondo Rodotà. E allora che fare? Ne parliamo con Alessandro Gerosa, ventiquattrenne consigliere comunale di Sel a Monza
«Cercare di creare una nuova soggettività assemblando quel che c’è nel mondo propriamente politico secondo me è una via perdente. Bisogna partire da quel che definisco “coalizione sociale”». Intervista al professore sul futuro della Sinistra, dell'Italia e dell'Europa. Da MicroMega
«Come la priorità del settore della sanità non è quella di fornire agli altri settori dei lavoratori in buona salute, così la priorità del settore della formazione non è quella di preparare a svolgere un mestiere negli altri settori. In tutte le società umane, la salute e l’educazione hanno un valore in sé: riuscire a trascorrere la propria vita in buona salute e ad accedere alla conoscenza e alla cultura scientifica e artistica sono gli obiettivi stessi della civiltà.»
In un paesaggio segnato dalla fine delle utopie, dalla svolta conservatrice degli anni Ottanta e dalla mercificazione della cultura, il pensiero dissidente è scomparso? Un brano dal libro-intervista a Régis Meyran di Enzo Traverso
L'ascesa di Podemos in Spagna «“Sinistra” non è il risultato della somma di identità o reti, incarichi o cadreghe, individualità egoiste e concorrenti, ma è un processo di auto-trasformazione delle identità così come del campo politico in cui esse si riconoscono. Il movimento è complicato, e si chiama immanenza. In questo movimento tra l’essere contro e dentro uno spazio di “sinistra”, c’è la politica oggi»
Dalla morte di Berlinguer alla cancellazione della parola “Comunista”, da Berlusconi a Renzi. Che fine ha fatto la Sinistra in Italia? Romano Bonifacci apre il dibattito su Vorrei ricostruendo 30 anni di passi falsi e controsensi.
Dossier: La verità, vi prego, sulla politica. Un programma di Radio Popolare prova a dirla, qualcosa di sinistra. Con tante interviste, un appuntamento settimanale in auditorium, un blog, su twitter. Lunedì 25 marzo 2013 si chiude il primo ciclo
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